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- Titolo: "Pharaons - Coma e Rodrigues 2 a 2"
- Tratta dal sito: http://www.gonbike.com
- Pubblicata: Thursday 06 October 11 20:56
- Link alla notizia: http://www.gonbike.com/news_fuoristrada/view.php?id=1246





Coma e Rodrigues: 2 a 2 palla al centro

Con la vittoria odierna il portoghese riporta in parità la situazione con il catalano quanto a numero di vittorie, ma Coma è sempre primo in generale con 11 minuti di vantaggio. Tra le auto Schlesser continua indisturbato ed ormai il suo vantaggio sul più diretto inseguitore sfiora l’ora e mezzo.

Arrivato ieri al giro di boa, il Pharaons Rally ha vissuto la sua quarta giornata con una boucle partita questa mattina dal bivacco di Sahl Baraka, per terminare, dopo 339 chilometri di prova speciale, con la famosa discesa di Fenouil, una lunghissima lingua di sabbia che dalla falesia di Farafra si getta a capofitto verso l’Oasi.

Per conoscere il vincitore odierno tra le moto si è dovuto attendere il controllo del GPS di Francisco Lopez. Partito undicesimo questa mattina, il cileno dell’Aprilia ha fatto segnare il secondo tempo assoluto, ma si è fermato ad aiutare il danese Jes Munk, caduto rovinosamente da un gradino sulla pista. Così, dopo il controllo della traccia, la giuria internazionale gli ha restituito il tempo perso, 1’17’’, che non sono stati però sufficienti a superare Rodrigues (Yamaha), autore del miglior tempo di tappa. Il portoghese ha così vinto la sua seconda giornata del Pharaons 2011, precedendo “Chaleco” di soli 36 secondi.

Arrivati assieme a Rodrigues sul traguardo, Jakub Przygonski (KTM), Jordi Viladoms (Yamaha) e Marc Coma (KTM) sono terminati nell’ordine alle spalle del cileno.

Alle spalle di Jacek Czachor, sesto al traguardo, hanno concluso i primi due italiani, con Luca Viglio e Andrea Mancini nell’ordine. Costretto a caricare la moto sul camion balai, per un problema al motore, Diocleziano Toia, fino a ieri vincitore “virtuale” del Dakar Challenge che mette in palio un’iscrizione alla gara in Sudamerica.

Tra le auto prosegue anche oggi la marcia indisturbata di Jean Louis Schlesser. Nessun problema, nessuna sbavatura per l’”artista” del deserto che con suo buggy anche oggi ha scavato un solco tra sé e gli avversari. Il vero eroe della giornata è stato il giapponese Jun Mitsuhashi: guida pulita e ottimo occhio sono le sue armi vincenti, che hanno permesso alla sua Toyota T2 di arrivare seconda al traguardo a soli 11 minuti da Schlesser.

Grande gara anche per il rumeno Costel Casuneanu, navigato dall’italiano Maurilio Zani: in gara con la Mitsubishi ex-ufficiale, stanno crescendo giorno dopo giorno nonostante la pochissima esperienza di gare nel deserto. Boris Gadasin come ieri ha forato, questa volta a trenta chilometri dall’arrivo, dovendosi accontentare del quarto posto di tappa davanti all’ucraino Vadym Nesterchuk.

Carlo Cinotto e Angelo Mirolo, settimi al traguardo, sono stati il miglior equipaggio italiano. Buona gara anche per i gemelli Aldo e Dario De Lorenzo, decimi.
In classifica generale Jean Louis Schlesser ha ormai un vantaggio di 1h23’ su Jun Mitsuhashi e 1h48’ su Boris Gadasin.

Domani la quinta tappa riporterà la carovana a Tibniya, con la tappa più lunga del rally, 541 chilometri, 444 dei quali di prova speciale.

MOTO

Jordi Viladoms (Yamaha 450): “Una bella tappa, sabbiosa e veloce, quasi tutta in fuoripista. Helder mi ha raggiunto dopo 60 km, poi assieme anche a Coma abbiamo guidato assieme fino all’arrivo.”

Helder Rodrigues (Yamaha 450): “Era una tappa da “full gas” su e giù per le dune a dorso di balena. Ho raggiunto Jordi e Marc e per alcuni tratti ho aperto la pista, cosa che è stata un ottimo esercizio.”
Marc Coma (KTM): “E’ stata una giornata senza complicazioni. Ero davanti, tranquillo, non al massimo perché da ora in poi bisogna gestire il vantaggio fino alla fine. Era una tappa “open space”, nel nulla, il vero deserto.”

Francisco López (Aprilia): “Sono contento perché ieri i meccanici mi hanno messo lo steso motore che usavo l’anno scorso, così ho finito la tappa senza problemi. Ho raggiunto Jes Munk che era a terra a 30 km dall’arrivo. Ho controllato che tutto fosse a posto, poi lo ho aiutato a rialzare la moto e a salire in sella, raccomandandogli di aspettare qualche minuto a partire.”

Oscar Polli (KTM): “Finalmente una buona tappa, l’unica senza problemi per me. Sono contento di come ho guidato.”

AUTO

Jean Louis Schlesser: “La difficoltà maggiore della tappa di oggi erano i primo 90 km. Avevamo il sole alle spalle che non permetteva di vedere i livelli del terreno ed abbiamo guidato in un vero mare di sabbia tra paesaggi fantastici, di quelli che ti restano impressi nella mente. La tappa era veloce, ma bisognava prestare comunque la massima attenzione.”

Boris Gadasin (G-Force Proto): “E’ andata come ieri: pensavo che guidando più piano avrei evitato i problemi, invece negli unici 10 chilometri di pietre abbiamo bucato di nuovo. Poi ho commesso un errore. C’era un gradino e abbiamo picchiato duro a 30 chilometri dalla fine.”

Vladimir Vasiliev(G-Force Proto) : “Ero troppo veloce su una duna tagliata e il salto è stato di circa sei metri. Siamo atterrati sulla ruota anteriore destra, rompendo la sospensione.”

Costel Casuneanu (Mitsubishi Pajero MPR13): “Oggi non abbiamo rischiato nulla. Un momento ho detto al mio copilota che ero dispiaciuto di andare così piano, ma questa è la prima volta che attraverso le dune e non volevo commettere errori. Quindi sono contento di avere chiuso terzo.”

::JVD – Pharaons Rally - Comunicato Stampa::



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