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Trofeo Italiano Amatori - Il Team Briamo [06-06-12 19:58 by staff GoNBike.com] 

Quattro piloti per il Team Briamo nelle categorie 100 Base e 1000 Avanzata

Un team di autentici appassionati ed amici al Trofeo Amatori
Dopo le prove di Misano e Vallelunga sprazzi di classe e un po’ di sfortuna

Sono numerosi i team del Trofeo Italiano Amatori nati dalla comune passione per la velocità e tenuti insieme più dall’amicizia che non dagli obiettivi sportivi.
Tra questi si distingue il Team Briamo, che fa riferimento all’area dell’hinterland milanese e della Brianza e che per il terzo anno consecutivo si presenta al via del campionato appositamente concepito per i non professionisti.
Dopo due prove il bilancio del Team Briamo fa segnare alcuni risultati molto positivi ma anche qualche colpo di sfortuna che finisce per influire sulle posizioni di classifica.
Al momento il migliore è Fabio Iannello, 45 anni, di Arluno-Rho, commerciante/imprenditore, al terzo anno da pilota nel Trofeo Amatori e 7° assoluto nella classe 1000 Avanzata con una BMW S1000RR.
Nella stessa classifica figurano anche, al 13° posto, Giusto Maurizio Morosi (BMW), 42 anni, di Rho, dirigente ed imprenditore di un importante catena di centri commerciali, anche lui al terzo anno di gare, e, al 14°, Gianluca Brambilla (Suzuki), 38 anni, di Parabiago, direttore in un importante centro commerciale di Legnano/Castellanza, al secondo anno da pilota.
Nella categoria 1000 Base i colori del Team Briamo sono rappresentati invece dal debuttante Giuseppe Parasporo (Suzuki), 33 anni, di Tradate, impiegato ferroviario. Parasporo è 27°, avendo disputato la sola prova di Misano a pochi giorni da un incidente in prova che ha provocato gravi danni alla sua moto.
Iannello, entusiasta ed instancabile animatore della squadra diretta dal team manager Giampaolo Robecchi, quarantacinquenne di Garbagnate Milanese, funzionario commerciale in un’importante azienda di costruzioni, ha chiuso al 5° posto la seconda prova a Vallelunga dopo aver effettuato una formidabile rimonta dalla 16.a posizione in griglia di partenza.
“Al secondo via, dopo la bandiera rossa, la gara è stata tutta una bagarre con Illuminato, con ripetuti sorpassi” racconta Iannello. All’ultimo giro, quando ero terzo, al “tornantino” mi hanno superato sia lo stesso Illuminato sia Sepiacci: memore della caduta a Misano, con la perdita del secondo posto non ho opposto resistenza e ho portato a casa il quinto posto assoluto, primo nella over 45”.
Il simpatico Janez, che ha aperto la stagione con un terzo posto in una gara di allenamento sul circuito di Rijeka, in Croazia, è stato effettivamente molto sfortunato nel round di apertura di Misano quando è scivolato dopo poche battute, mentre era in lotta per la prima posizione. A Iannello è rimasta la soddisfazione del giro più veloce, fatto segnare alla seconda tornata, ovvero subito prima della caduta.
Il bilancio del Briamo in riva all’Adriatico è stato risollevato dal 5° posto di Morosi e dal 6° di Brambilla; gli stessi due piloti non hanno però concluso la gara successiva di Vallelunga e hanno dunque perso posizioni nell’assoluta.
A tre giri dalla fine, Gianluca Brambilla, nel tentativo di superare il pilota che lo precedeva, è arrivato troppo “pinzato” alla Soratte, gli si è chiuso l’anteriore ed è caduto. La forte contusione riportata alla spalla destra si è però rapidamente risolta.
Maurizio Giusto Morosi è stato invece falciato alla Campagnano dall’avversario che stava superando e che ha perso l’anteriore. Conseguenza, una lussazione alla spalla destra che non dovrebbe però impedirgli di essere presente al Mugello.
“Trasportiamo le nostre moto e le nostre attrezzature (comperate un pò alla volta ed in base alle necessità) non con camion o motorhome ma con due furgoni che normalmente vengono usati come mezzi di lavoro, guidati a seconda dei casi dai piloti (cosi il trasporto è più veloce) o dai meccanici (più sicuro)” racconta non senza senso dell’humor Fabio Iannello.
“Il pernottamento avviene in circuito, nel box, insieme alle moto, sopra degli stupendi materassoni gonfiabili e consumiamo i pasti presso l’hospitality del Trofeo Amatori, diretto e gestito da Daniele Alessandrini”.
“Nessuno di noi nella vita fa quello di cui si occupa nel team, il nostro scopo è il divertimento puro e la realizzazione del sogno che avevamo da piccoli, quello di stare in pista”.
“Nel tempo, ovviamente anche commettendo errori, abbiamo imparato e perfezionato il nostro”hobby” ed alla fine ci siamo riusciti, abbiamo formato un team che non ha nulla da invidiare a quelli professionistici … se non i motorhome!”.

::Trofeo Italiano Amatori - Comunicato Stampa::




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