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Trofeo Amatori - 5° round a Vallelunga [17-09-17 20:27 by staff GoNBike.com] 

Di scena a Vallelunga il quinto round del Trofeo Italiano Amatori 2017

Gamba e Cannone sono già campioni dei non-professionisti
Tutti i vincitori: Picca, 600 Base; Falgiano, 600 Avanzata; Menchetti e Mariotti,
600 Pro; Piersanti, 1000 Base; Lucca, 1000 Avanzata; Traini (BMW), 1000 Pro

Il quinto e penultimo round del Trofeo Italiano Amatori, insieme alla Coppa Italia FMI, in cui è inserito, ha rappresentato un test probante per l’Autodromo di Vallelunga, presentatosi in veste profondamente rinnovata, con tante migliorie che hanno interessato il tracciato (con la nuova asfaltatura) ma anche il paddock ed i servizi per piloti e pubblico.
Il bilancio del week end per gli Amatori è ampiamente positivo, grazie anche alle condizioni meteo favorevoli, al di là delle previsioni per il sabato: 165 i piloti presenti al via nelle cinque gare del trofeo nazionale riservato ai non-professionisti che hanno dato vita, come sempre, a confronti accesissimi ed equilibrati, con responsi tecnici interessanti.
Dal penultimo appuntamento stagionale sono anche scaturiti i nomi dei primi campioni: si tratta di Massimo Gamba e Giorgio Cannone che hanno conquistato la matematica certezza del titolo rispettivamente nella 600 Base e 1000 Avanzata.
Le vittorie nelle singole gare sono andate alla wild card Daniele Picca (Yamaha) nella 600 Base, a Raffaele Falgiano (Kawasaki), anch’egli wild card, autore di una doppietta nella 600 Avanzata, a Yuri Menchetti (Honda) e Giacomo Mariotti (Kawasaki) che si sono divisi i due round della 600 Pro, a Francesco Piersanti (BMW) nella 1000 Base, all’altra wild card Vincenzo Lucca (Yamaha) nella 1000 Avanzata ed a Tiziano Traini (BMW) nella 1000 Pro.

Classe 600 Base
Il ventenne Massimo Gamba, in sella alla RM2, una Honda in configurazione pre-Moto2, è il primo campione del Trofeo Italiano Amatori 2017. Il pilota svizzero di nascita ma trasferito dopo pochi mesi di vita a Bergamo, ha acquisito la certezza matematica del titolo della 600 Base a Vallelunga, facendo bottino pieno. Benché al termine del campionato manchino ancora due prove (che si disputeranno nell’ultimo appuntamento del Mugello), anche con il gioco dei due scarti ammessi dal regolamento, Gamba è ormai irraggiungibile. La gara si è disputata in condizioni ideali, sotto un sole brillante ma con temperatura intorno ai 22°. E il confronto che ne è scaturito è stato veramente di grande intensità, anche sotto il profilo tecnico.
La vittoria è andata ad una wild card, il trentaseienne Daniele Picca (Yamaha), di Latina, alla prima esperienza nel trofeo Amatori, già autore della pole position in 1’44”9. Ma il pontino ha lottato per tutta la gara con Gamba, i due per alcuni passaggi sono stati veramente vicinissimi, e il confronto si è deciso solamente all’ultimo giro quando il neo-campione è arrivato leggermente lungo alla Campagnano e Picca, meccanico di moto e autore della preparazione della sua R6, è riuscito ad infilarsi all’interno e ad agguantare la prima posizione. Ragguardevoli le prestazioni cronometriche, con entrambi i contendenti che hanno girato costantemente sul “44 e Picca e che ha sfiorato il muro del “43. Si è iniziato con un brivido in griglia di partenza, quando proprio Gamba ha dovuto temporaneamente abbandonare la prima fila dello schieramento per un banale problema tecnico, l’aumento della temperatura del liquido di raffreddamento, peraltro rapidamente risolto, al punto da presentarsi regolarmente allo start. Un secondo giro di allineamento imposto dalla Direzione di Gara per la scivolata di un altro pilota prima del semaforo verde ha infatti comportato una nuova procedura di partenza e la riduzione della prova a nove tornate.
Come detto Picca e Gamba hanno lottato per la vittoria mentre la lotta per le posizioni di rincalzo è stata animata da un gruppo di piloti composto dal quindicenne abruzzese Nicola Gianico (Yamaha), dall’altro pontino Alberto Fusco, la cui R6 è stata ugualmente preparata da Picca, da Francesco Villani (Yamaha) e Marcello Vincenzi (Honda), giunti nell’ordine. Più distanziati Russo, Imbastaro, Munerato e Perrone, tutti su Yamaha. Se il giovanissimo studente Gianico, alla seconda gara della vita, è stata un po’ la sorpresa della giornata, e il quarantatreenne Fusco, ne ha riconosciuto il valore (entrambi wild card), di prove significative sono stati protagonisti, tra gli iscritti al trofeo, il già citato Villani, ventisettenne bolognese con un futuro da odontoiatra, per la prima volta a Vallelunga, che è riuscito a migliorarsi notevolmente in gara rispetto alle prove consolidando il suo secondo posto nella generale, e il trentaquattrenne messinese Marco Perrone (Yamaha) partito dalla tredicesima posizione a causa della febbre alta patita durante le prove (dopo la lunga trasferta dalla Sicilia) e capace di conquistare la decima piazza, nonostante l’effetto debilitante degli antibiotici assunti.
Per i neo campione Gamba, che ha compiuto 20 anni da pochi giorni, il 7 settembre, meritati festeggiamenti al primo anno di corse ed alla prima esperienza a Vallelunga.

Classe 600 Avanzata/Pro
Gara Uno – Il primo dei due round di Vallelunga della 600 Avanzata/Pro si è disputato su otto giri, invece dei dieci previsti, per recuperare, almeno parzialmente, il tempo perduto nella lunga sospensione del programma all’inizio del pomeriggio di sabato.
La vittoria è andata al toscano Yuri Menchetti (Honda) che, partito dalla pole, ha praticamente condotto per l’intera corsa, esclusa una breve parentesi al termine del secondo passaggio, quando è stato sopravanzato dalla wild card Giacomo Mariotti (Kawasaki), poi terminato secondo e che ha provato fino alla fine a insidiare la prima posizione al vincitore. Terzo è giunto il leader della classifica generale Carlo Corsini (Kawasaki) che così ha limitato i danni su una pista che non ama particolarmente e che ha riconosciuto la netta supremazia del vincitore. Un terzo posto quello del quarantanovenne piacentino che, ai fini della classifica generale, equivale a un secondo, visto che le wild card non prendono punti per il campionato. Da evidenziare che fra i primi sei si contano ben quattro wild card; infatti, oltre a Mariotti, sono terminati nelle zone alte anche Daniele Zinni, Stefano Manieri e Emiliano De Santis, tutti su Yamaha; questi hanno preceduto il toscano Daniel Bongi (Kawasaki), settimo, ma terzo del trofeo, così da salire comunque sul podio dei piloti iscritti al campionato.
La gara è stata molto lineare con i primi tre che hanno praticamente mantenuto le posizioni dallo start alla bandiera a scacchi. Più movimentata la corsa per i piazzamenti a ridosso del podio con i già citati Zinni, Manieri e De Santis che si sono scambiati più volte le posizioni.
Gara abbastanza incolore per Doriano Vietti Ramus (Yamaha) che, dopo la vittoria di Misano e il secondo posto del Mugello, non è andato oltre la decima piazza, peggiorando quanto fatto in prova dove aveva chiuso con il sesto crono; a sua scusante va evidenziato che non aveva mai girato sul circuito romano.
La pista di casa, a differenza di altre volte, non ha favorito nemmeno Marco D’Ettorre (Honda), campione uscente della 600 Avanzata, terminato ottavo, dopo aver strappato il quarto tempo in prova; il capitolino ha preceduto, di pochi decimi, Luca De Pretto (Yamaha). Posizione non adeguata al suo abituale livello anche per l’umbro Guido Ticini (Yamaha), scivolato nelle libere del venerdì e costretto a correre con una dito della mano malconcio ed una moto riparata alla meglio.
Grazie alla vittoria, Menchetti recupera cinquanta punti sul leader del campionato Corsini, il quale rimane comunque saldamente al comando della classifica, mentre perde terreno Vietti Ramus.
Nella classe 600 Avanzata il migliore è stato Raffaele Falgiano (Kawasaki), quattordicesimo, che in quanto wild card, ha ceduto il gradino più alto del podio a Mirko Calcagno (Honda), il quale ha preceduto Andrea Ferrazza (Yamaha) e Alessandro Peri. Con questa vittoria e il contemporaneo ritiro dell’ex leader della classifica generale Thomas Gibertoni, Calcagno si porta a soli venti punti dal nuovo capoclassifica Peri.

Gara Due – Pronto riscatto della wild card Giacomo Mariotti (Kawaski) che, dopo il secondo posto del sabato, va a cogliere il successo in una gara che lo ha visto sempre in testa, anche se il vantaggio nei confronti degli avversari è stato sempre molto limitato: “questo è un ottimo presupposto per affrontare la prova del CIV, al quale torno dopo un lungo stop” ha dichiarato il toscano.
La corsa ha vissuto momenti intensi e non sono mancati colpi di scena nel finale che hanno fatto il gioco di Doriano Vietti Ramus (Yamaha), il quale, alla fine, si è ritrovato sul gradino più alto del podio della classifica fra i piloti iscritti al trofeo, risultato che gli permette di fare un bel balzo in avanti nella classifica generale e di giocarsi il tutto nell’ultimo appuntamento del Mugello; “una situazione insperata ad inizio campionato” ha detto il fratello del più noto Celestino.
Oltre a Mariotti e Vietti Ramus, grande protagonisti anche Yuri Menchetti (Honda), vincitore di gara uno che ha lottato fino l’ultima curva con il piemontese e che alla fine ne ha avuto ragione, salvo avere l’amara sorpresa dopo l’arrivo, al podio, quando gli è stata comunicata la penalizzazione di un secondo per taglio della variante dopo la “Trincea” che lo ha relegato alle spalle di Vietti Ramus.
In gara, il terzo e il quarto posto sono andati alle wild card Daniele Zinni e Emiliano De Santis, entrambi su Yamaha, che hanno preceduto il leader del campionato Carlo Corsini (Kawasaki), che a causa di una brutta partenza non è riuscito a inserirsi nella lotta per le primissime posizioni. Anche per lui però la ruota della fortuna non ha girato male, infatti Zinni e De Santis sono wild card, pertanto alla fine si è ritrovato sul podio degli iscritti al trofeo, portando a casa punti importanti ai fini della classifica finale.
Nella top ten anche Daniel Bongi (Kawasaki), Marco D’Ettorre (Honda), Luca De Pretto e Giordano Travagliati con le Yamaha.
Nella classe Avanzata, la wild card Raffaele Falgiano (Kawasaki) ha bissato il successo di sabato e ha lasciato la piazza d’onore a Andrea Ferrazza che ha preceduto il leader del torneo Alessandro Peri e l’immediato inseguitore Mirko Calcagno.

Classe 1000 Base
Va al venticinquenne imolese Francesco Piersanti (BMW), alla sua prima vittoria in carriera, dopo due anni di competizioni, la gara della classe 1000 Base. Una corsa bella e spettacolare che ha visto tre piloti primeggiare su tutti. Oltre al vincitore, in grande spolvero, il leader del campionato Daniele D’Adda (Yahama) ormai a un soffio dal titolo, e il terzo classificato Massimo Buna (BMW) che dopo aver condotto quasi mezza corsa ed essere stato superato da Piersanti, ha ulteriormente mollato nel finale, tanto da permettere allo scatenato D’Adda, autore di due giri veloci consecutivi, l’insperato recupero e di conquistare la piazza d’onore.
Al via scatta perfettamente Buna con Piersanti alle spalle, perde invece l’attimo giusto Matteo Dalola (Honda), secondo crono in qualifica, un handicap che non riuscirà più a colmare, tanto da uscire sin dal primo passaggio dalle posizioni che contano. Anche D’Adda, quarto crono in prova per lui, non è un fulmine e chiude il primo passaggio sesto, preceduto oltre che dal battistrada Buna anche da Piersanti, Fabrizio Tinti, Stelvio Boaretto (BMW) – eccezionale il suo spunto allo start dalla quarta fila – e Andrea Chiussi (Kawasaki), segue poi la coppia BMW formata Diego Carlenzoli e Fabio Tedesco.
Il duo di testa con Buna e Piersanti, pur staccati l’uno dall’altro di un paio di secondi, fa subito il vuoto, così alla chiusura del secondo dei dieci giri previsti, il terzo, Boaretto, transita con sei secondi, ma in questo frangente inizia a scatenarsi D’Adda che poco dopo supera il rider di Padova e si mette alla caccia dei battistrada, ricucendo in sole due tornate il distacco.
Intanto Piersanti, dopo essersi portato in scia di Buna, alla curva del “Semaforo” sferra l’attacco decisivo e si porta al comando della gara per non mollarlo più fino alla bandiera a scacchi. Buna, che dichiarerà poi al podio di “essere troppo accessoriato in termini di peso fisico”, comincia a sentire la stanchezza, mentre D’Adda gli rosicchia quasi due secondi a giro, così fino ad avere la meglio a metà del passaggio conclusivo.
Piersanti nel finale amministra il vantaggio e va cogliere il primo successo assoluto, D’Adda con il secondo posto incrementa ulteriormente la leadership del campionato; soddisfatto, nonostante tutto, anche Buna al miglior risultato stagionale. Quarto, ma a oltre dodici secondi dal vincitore, chiude Boaretto che regola Chiussi, Tinti, Corsetti, Tedesco, Dalola e Schiavone, che precede un incolore Carlenzoli che si gioca così, almeno temporaneamente, il secondo posto della classifica generale a favore di Chiussi.

Classe 1000 Avanzata
A due ore esatte dal verdetto della 600 Base, il Trofeo Italiano Amatori ha laureato a Vallelunga il secondo campione 2017. Con una gara d’anticipo rispetto al calendario, il romano Giorgio Cannone (Yamaha) ha infatti conquistato il titolo della classe 1000 Avanzata. Il trentaduenne capitolino, secondo sotto la bandiera a scacchi alle spalle della wild card Vincenzo Lucca (Yamaha) e dunque primo ai fini della generale, è diventato infatti irraggiungibile dal veneto Riccardo Chiesura (BMW), rimasto suo irriducibile inseguitore, e da qualsiasi altro avversario.
La 1000 Avanzata avrebbe dovuto disputare a Vallelunga un doppio round ma, al termine di un copione praticamente mai visto prima, la prova del sabato non si è svolta. Per ben tre volte la gara è stata infatti interrotta con la bandiera rossa, la prima dopo quattro giri per una caduta, la seconda e le terza, dopo neanche un giro, per una caduta e poi per la presenza di olio in pista. Nei piloti si sono accumulate tensione e stanchezza ed al quarto via la Direzione di Gara ha preso atto della loro volontà di non prendere parte alla gara. Dopo il primo start, i concorrenti avevano coperto solo quattro tornate, non sufficienti, per regolamento, a stilare una classifica e ad assegnare i punti per il campionato. Per la cronaca, la breve frazione di gara era stata interrotta con Cannone in testa con un vantaggio di oltre 5 secondi su Claudio Sergiovich (BMW) e Lucca e di oltre 8 sull’altra wild card Aniello Zaccaria (Yamaha) e su Mauro Benigni (Honda).
Nel round domenicale l’autodemolitore del quartiere Romanina si è trovato ad affrontare una situazione completamente diversa: partito molto bene dalla pole position e capace di guadagnare in due giri oltre due secondi di vantaggio sull’inseguitore Zaccaria, dalla terza tornata Cannone ha subito il prepotente ritorno del trentottenne napoletano Lucca prima di dovergli cedere la prima piazza. Intanto non aveva preso il via il romano Sergiovich, per le conseguenze di uno degli incidenti del sabato, ma anche Cannone e lo stesso Lucca, ugualmente coinvolti nel scivolate del primo round, ne hanno pagato lo scotto. Il romano ha trovato una moto che, dopo le necessarie riparazioni, non rispondeva come aveva fatto splendidamente il sabato; il vincitore ha fatto conti anche con forti contusioni ad entrambi i polsi che lo hanno costretto ad assumere antidolorifici.
Lucca, che aveva disputato una gara del trofeo Amatori nell’ormai lontano 2008 e che a Napoli ha un negozio di moto, si è reso conto delle difficoltà di Cannone ed ha dunque insistito nella sua azione mentre il romano, tenendo ben presente l’obiettivo finale del titolo tricolore ha stretto i denti, ha tenuto duro, sia pure con fatica, ed è riuscito a conservare la seconda piazza nonostante il tentativo di rimonta dell’altra wild card Salvatore Cantile (Yamaha) e della pattuglia composta da Chiesura (BMW), autore di un fantastico recupero, e Benigni (Honda). Da segnalare un’altra notevole rimonta, quella della wild card Fulvio Rizzi (Ducati), partito dalla 26.a posizione in griglia e giunto quattordicesimo.

Classe 1000 Pro
“Pronti, via!” e Tiziano Traini (BMW) partito dalla pole, saluta la compagnia, prende la testa della gara, incrementa il vantaggio giro dopo giro e chiude in assoluta scioltezza, bissando così il successo del primo round di Misano e contemporaneamente si porta a un soffio dalla la testa della classifica generale; a completare un week end straordinario per il quarantacinquenne marchigiano, anche il giro veloce in 1’40”526.
A parte il dominio di Traini, la corsa è stata comunque viva e interessante con quattro piloti che si sono dati battaglia per l’intera gara, scambiandosi più volte le posizioni del podio.
A dare vita a questo “poker” Simone Sbrana, Libero Peppino Cirotto, Fabio Gaspari tutti su BMW e il portacolori Ducati Luca Pavanini.
Dei quattro, Sbrana e Cirotto sono stati i più attivi e giustamente alla fine il pisano e il sardo sono saliti sul podio, con il pilota di Castelsardo che ha ottenuto anche la migliore performance stagionale. Fuori dalle “medaglie” per pochissimi decimi, ma comunque soddisfatti della gara, Gaspari e Pavanini.
Come detto allo start il poleman Traini ha immediatamente allungato, poi dietro si è formato il quartetto già descritto, mentre gli altri sono rimasti subito staccati dalle posizioni che contano.
A guidare il gruppo degli inseguitori a distanza, Ia wild card Del Grosso (BMW) che partito con il dodicesimo crono, ha rapidamente recuperato posizioni conquistando la sesta piazza che è poi riuscito a mantenere fino alla bandiera a scacchi, dove nell’ordine ha preceduto Antonio Russo (Yamaha), Alberto Arghittu (Ducati) e la coppia BMW formata da Marco Lavizzari e Nicola Gandini; quest’ultimo, nonostante la penalizzazione di tre secondi per taglio di variante, è riuscito a mantenere la decima piazza, grazie al vantaggio precedentemente accumulato. Altra penalizzazione, questa volta di 20 secondi, per partenza anticipata, è costata cara al viterbese Luca Pelabasto (BMW) che è scivolato dall’undicesima alla penultima posizione.
La vittoria di Traini e il secondo posto di Sbrana, in contemporanea all’assenza dell’ex capoclassifica Domenighini, ha rimescolato notevolmente la situazione della classifica generale che ora vede Sbrana con 900 punti precedere Traini a quota 880 e Domenighini a 740.

Ultimo appuntamento stagionale con il Trofeo Italiano Amatori il 14 e 15 ottobre al Mugello quando 600 Base e 1000 Base saranno impegnate nel doppio round.

::Trofeo Italiano Amatori - Comunicato Stampa::




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